Il linfodrenaggio manuale è una metodica di massaggio che stimola la circolazione linfatica e quella sanguigna drenando i liquidi organici ristagnanti.
BENEFICI
Azione Antiedematosa:l’edema è un accumulo di liquidi in una o più zone del corpo.Il linfodrenaggio ne favorisce l’eliminazione.
Azione Riparatrice:il linfodrenaggio è utile in presenza di ferite o ulcerazioni permettendo l’afflusso di nuova linfa ricca di cellule riparatrici.
Azione Rilassante:sulle fibre muscolari interessate da contratture o strappi.Studi recenti dimostrano che il linfodrenaggio è associato ad una diminuzione dell’ansia in soggetti colpiti da stress emotivi,e ad un aumento del benessere psico-fisico.
Aumento delle difese immunitarie:a livello locale
Azione Rigenerante:aumenta il nutrimento ai tessuti restituendo equilibrio idrico alla zone disidratate e dona nuovamente luminosità e tono alla pelle.
Azione Stimolante sul microcircolo:stimola i capillari favorendo la riossigenazione dei tessuti.
INDICAZIONI
Linfedema primario e secondario degli arti (1° – 5° stadio)
Flebedema e Varici (stripping,flebectomie etc..)
Edema post-traumatico (distorsioni,rimozione apparecchi gessati,etc..)
Edema post-chirurgico
Edema neurologico (paresi,emiparesi,etc..)
Insufficienza venosa
Sinusite o Rinite
Stress
Patologie reumatiche
Insufficienza circolatoria periferica
Linfedema post-mastectomia
Post interventi chirurgia plastica e maxillo-facciale (lifting,liposuzione,blefaroplastica,etc..)
E’ opportuno sempre praticare attività fisica e seguire un’alimentazione sana e regolare ricca di liquidi,per stimolare il metabolismo,riattivare la circolazione e ridurre gli accumuli di grasso favorendo lo scambio idrico.
CONTROINDICAZIONI
Tumori con metastasi
Infiammazioni acute
Recenti stati di trombosi
Edema cardiaco
E’ sconsigliabile nei casi di ipertiroidismo,ipotensione,asma e bronchite asmatica acuta,durante il ciclo mestruale.
LINFODRENAGGIO e GRAVIDANZA : evitarlo nei primim tre mesi di gestazione.Dopo il 3° mese è il tratatmento più indicato per contrastare l’accumulo di liquidi,senza provocare un’eccessiva dilatazione dei capillari già fragili della donna.
LINFODRENAGGIO NEI PZ. ONCOLOGICI : un discorso a parte merita il linfedema post-mastectomia con asportazione dei linfonodi del cavo ascellare.Il linfodrenaggio rientra nel protocollo terapeutico della paziente,in associazione alla kinesiterapia.Quest’ultima è ancora più efficace se unita al bendaggio elastocompressivo al termine della seduta.
TEMPI E MODI DI TRATTAMENTO
E’ molto raro che una sola seduta di linfodrenaggio basti a risolvere il ristagno dei liquidi.E’ necessario fare un’accurata anamnesi ed una valutazione per stabilire quante sedute effettuare per ottenere degli effetti a medio termine.In linea generale la terapia va eseguita in cicli da 10-12 sedute (con cadenza settimanale) della durata di 45/60 minuti ciascuna.
Lascia un commento